12 Luglio, Arena Santa Giuliana: Paolo Fresu- Brass Bang! Conosciuto in tutto il mondo, Paolo Fresu ha firmato centinaia di album sia come leader che come sideman. Nei suoi progetti c’é spazio per tutte “le musiche” sia del presente che del passato: folk, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Fresu ha partecipato attivamente alla diffusione del jazz italiano in Italia e all’estero prestando la sua esperienza di compositore, performer e didatta e assumendo la direzione artistica del festival Time In Jazz di Berchidda.
Per la performance di Sabato 12 Luglio all’arena S. Giuliana di Perugia Fresu ha scelto Gianluca Petrella, personaggio tra i più noti trombonisti del jazz contemporaneo ha collaborato con Enrico Rava ed ha registrato con Indigo Quartet e Cosmic Band. Steven Bernstein, trombettista (nel concerto ha suonato anche la slide trumpet) oltrechè compositore e arrangiatore Americano, sideman nelle bands Lounge Lizards di John Lurie e Spanish Fly, leader dei Sex Mob e nella Millennial Territory Orchestra, ha collaborato con Lou Reed e Sting . Infine, Marcus Rojas, suonatore di tuba di fama mondiale, compare in centinaia di registrazioni. Si é esibito con gli Art Ensemble of Chicago, l’orchestra di Wynton Marsalis, Gil Evans, George Russell, con Jim Hall, Lionel Hampton, Dave Douglas, Wayne Shorter, Michael Jackson e David Byrne.
Nell’Aprile del 2013 il quartetto aveva inciso l’album Brass Bang! per l’etichetta Tük Musik cimentandosi in un repertorio tanto vasto quanto eclettico in cui figurava anche una versione di “Guarda che luna”. Dopo l’esibizione di Berchidda 2014 quella di UJ quest’anno. Il concerto é iniziato con una entrée in stile marching band ed é poi proseguito sul palco. È stata performance all’insegna dell’improvvisazone, “coloratissima” e sofisticatissima dal punto di vista timbrico, tessitura raffinata ed una profondità e spazialità che il flicorno e tromba del leader ha saputo creare. Dialogo costante tra i quattro, interplay perfetto ed un gran senso dello humor. Non sono mancati episodi di virtuosismo in particolare da parte di Petrella e Rojas
Un concerto in cui sofistocazione sonora e timbrica sono state minate dal rumore di fondo (automobili e schiamazzi) e distratta dagli spostamenti continui degli spettatori ai piedi del palco. Un progetto di tale entità, in un ambiente “migliore”, (forse al teatro Morlacchi?) avrebbe regalato ulteriori emozioni.... sarà per la prossima volta....